Non è difficile intuire che “No” sarà la risposta più’ gettonata… come darvi torto!?
Viviamo in un era dove i mezzi di comunicazione sono illimitati a differenza di 15 o 50 anni quando le notizie venivano trasmesse principalmente tramite quotidiani, TV e radio.
L’industria dei quotidiani, come possiamo immaginare, è in decrescita anno dopo anno e per questo, il mercato ha un valutazione molto pessimista per tutti i business tradizionali legati a questo settore.
Gli editori di giornali hanno lottato per anni con ricavi e profitti in calo, con la diffusione della stampa e un pubblico di lettori digitali che si è rivelato più difficile da guadagnare.
I giovani, in particolare, ricevono le loro notizie online e svolazzano da una storia all'altra, pagando raramente.
Ora la domanda è: Quanto sopravviveranno i giornali?
Dal 2004 ad oggi però tante cose sono cambiate. In particolare, la maggior parte dei quotidiani invece di lasciare contenuti online gratuiti e guadagnare da inserzioni hanno deciso di trasformare i lettori in abbonati con l’uso di paywall.
Il focus verso l’online ha cambiato la monetizzazione, i fatturati e i margini del business. Questo ha allungato la vita utile del servizio “tradizionale”.
Inoltre, i quotidiani stanno provando a diminuire il churn rate dando ai lettori ciò che vogliono leggere. Quest’ ultimi stanno diventando più distintivi e incentrati sul cliente. Piuttosto che cercare di portare il mondo a quanti più lettori possibile, si stanno ritagliando delle nicchie.
Nonostante l’online e i paywall abbiano rallentato il declino dei giornali la sopravvivenza di quest’ultimi non è affatto garantita. Si devono ancora affrontare grossi ostacoli strutturali: non è chiaro, ad esempio, se i giovani pagheranno per le notizie in qualsiasi forma.
Quindi in realtà la domanda da farsi è: La generazione futura pagherà per le notizie?
Reuters ha rilasciato ad Agosto il report sul digital news del 2022 confermando alcuni trend riguardo la relazione giovani/news:
I social sono i mezzi più’ utilizzati per leggere news per le persone tra i 18 e 24 anni
Twitter è il social piu’ utilizzato per le news con un 21%. Tik Tok è quello che ha avuto una maggiore crescita negli ultimi due anni ma resta all’8%
I giovani non vogliono leggere le notizie cosi da evitare malumore #solocosebelle
Le letture che ho avuto non hanno fatto che confermare la mia idea iniziale: meno persone leggono i giornali e meno li leggeranno in futuro. Una cosa però importante che ho imparato è che l’uso dei paywall ha cambiato le unit economics del settore e per questo motivo il declino si è rallentato creando forse un opportunità.
Su cosa investiamo? Ma soprattutto…investiamo?